SEMINARI 2020/2021

Mag 5, 2021 | convegni e workshop

A cura di: Paolo Giordano, coordinatore Dottorato di Ricerca in  “Architettura, Disegno Industriale e Beni Culturali”
Università degli Studi della Campania_ Luigi Vanvitelli

Il Dottorato di Ricerca in “Architettura, Disegno Industriale e Beni Culturali” dell’Università degli Studi della Campania_ Luigi Vanvitelli dedica, da diversi anni, un pomeriggio alla settimana agli “Eventi culturali del mercoledì” che si propongono come una delle attività maggiormente incisive nella formazione di terzo livello dei dottorandi.  Il mercoledì degli eventi è strutturato su conferenze tenute da docenti interni al Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, docenti italiani e stranieri, direttori di musei, presidenti di prestigiose istituzioni, protagonisti del mondo imprenditoriale che sostanziano un dibattito culturale di carattere pluridisciplinare. Il Dottorato di Ricerca ha inaugurato, a partire dal mese di marzo 2021, un nuovo ciclo di tre conferenze individuali mensili ed una tavola rotonda finale strutturate su un singolo Settore Scientifico Disciplinare e su uno specifico tema individuato e proposto con l’obbiettivo approfondire questioni tematiche caratterizzanti lo stato dell’arte nei diversi SSD coinvolti nella programmazione. La struttura tipo del mese prevede una lecture individuale, su piattaforma Teams, nei primi tre mercoledì del mese ed una tavola rotonda finale. Nel mese di Maggio 2021 è programmato il Seminario SSD ICAR 19_Restauro incentrato sul tema “Il Restauro come antidotum al degrado delle architetture e dei luoghi urbani inaccessibili o iperaccessibili”. In estrema sintesi l’obbiettivo del Seminario è quello di focalizzare l’attenzione sul recupero della conoscenza e della memoria di tipologie architettoniche monumentali abbandonate al fine della loro protezione, conservazione e valorizzazione. Si ragionerà cioè sulla necessità di reintegrazione nel circuito della accessibilità collettiva attraverso una fruibilità sia fisica/materiale e sia virtuale/immateriale. Tale ipotesi si basa sulla consapevolezza che qualsiasi ricerca che voglia occuparsi di Inaccessible Cultural Heritage – sia tangibile, intangibile o digitale – debba innanzitutto focalizzarsi sul suo riutilizzo. Trasformare l’inaccessibilità in accessibilità significa produrre memoria, riuso e valorizzazione dell’architettura, della città e del paesaggio individuando utilità capaci di offrire nuovo senso e significato alle eredità culturali consegnataci dal passato. La disciplina del Restauro assolve un ruolo importante nella rigenerazione e valorizzazione dell’architettura storica abbandonata e degradatasi in conseguenza della inaccessibilità o, di contro, della iperaccessibilità: riconosciuto questo supremo valore della disciplina non bisognerebbe però mai disgiungerlo da una prospettiva etica capace di ispessirne senso e significato in connessione alla sua intima propensione ovvero quella di rappresentare un crogiuolo di valori immanenti volti ad una trascendenza che si riflette sia nella consapevolezza di un passato che non è più e sia in una necessità di un futuro che non è ancora. Si propone quindi di ipotizzare la messa in campo di tutte quegli strumenti forniti dalla cultura disciplinare nonché dalle tecnologie contemporanee per la costruzione di un “territorio intelligente ed eticamente recettivo” alle necessità dell’oggi e del domani. Trasformare l’inaccessibilità in accessibilità significa modificare ambiti architettonici e paesaggistici monumentali abbandonati rendendoli partecipi alla vita della città individuando, contemporaneamente, funzioni capaci di offrire nuovo valore nonché nuovo senso e significato per un nuovo modo di vivere lo spazio architettonico, urbano e paesaggistico del domani.

Lecture I

Renata Picone, mercoledì 5 maggio, ore 16.30/ 18.00

“Inaccessibilità/Iperaccessibilità come fattore di degrado. Le possibilità del restauro”

Discussant

Saverio Carillo

Andrea Ugolini

Lecture II

Daniela Esposito, mercoledì 12 maggio, ore 16.30/ 18.00

“Inaccessibilità e iperaccessibilità nell’interazione fra ruderi e vegetazione: il caso Ninfa”

Discussant

Saverio Carillo

Marina D’Aprile

Lecture III

Caterina Giannattasio, mercoledì 19 maggio, ore 16.30/ 18.00

“Patrimonio [in]accessibile: imparare a guardare oltre”

Discussant

Andrea Pane

Marina D’Aprile

Tavola rotonda conclusiva Seminario Settore Scientifico Disciplinare ICAR 19_ RESTAURO

Mercoledì 26

Partecipanti Stefano Della Torre, Donatella Fiorani, Stefano Musso, Marco Pretelli e Paolo Giordano (moderatore).

Ultime news

1964-2024 La Carta di Venezia. Riflessioni teoriche e prassi operative nel progetto di restauro | calendario aggiornato

25-26 ottobre 2024
Firenze
Si segnala il caricamento del programma aggiornato del convegno in oggetto.
A distanza di sessanta anni la Carta di Venezia per il restauro e la conservazione di monumenti e siti, che volle esprimere la necessità e l’urgenza di delineare principi condivisi nel campo della tutela del Patrimonio architettonico a livello internazionale creando le basi per un più ampio dialogo fra tutte le nazioni, rappresenta un fondamentale riferimento per una doverosa riflessione ed un confronto tanto sui temi e sui cambiamenti che ebbe a determinare quanto sulla relazione fra il tempo ed i modi della sua concezione e questo critico presente

ultimi convegni e workshop

1964-2024 La Carta di Venezia. Riflessioni teoriche e prassi operative nel progetto di restauro | calendario aggiornato

1964-2024 La Carta di Venezia. Riflessioni teoriche e prassi operative nel progetto di restauro | calendario aggiornato

25-26 ottobre 2024
Firenze
Si segnala il caricamento del programma aggiornato del convegno in oggetto.
A distanza di sessanta anni la Carta di Venezia per il restauro e la conservazione di monumenti e siti, che volle esprimere la necessità e l’urgenza di delineare principi condivisi nel campo della tutela del Patrimonio architettonico a livello internazionale creando le basi per un più ampio dialogo fra tutte le nazioni, rappresenta un fondamentale riferimento per una doverosa riflessione ed un confronto tanto sui temi e sui cambiamenti che ebbe a determinare quanto sulla relazione fra il tempo ed i modi della sua concezione e questo critico presente