La parola e la cosa. Doppi sguardi sul progetto di restauro

Autore:
Chiara L. M. Occelli, Irene Ruiz Bazàn (a cura di)
Editore:
AltrAlinea Edizioni
Anno:
2023
ISBN:
979-12-80178-74-9
Pristina Servare, collana di Restauro architettonico / 20, Conservazione e uso del costruito.
Con scritti di Giovanni Carbonara, Ascensión Hernández Martínez, Javier Rivera Blanco, Emanuele Romeo, Claudio Varagnoli.
Il libro è costituito da due saggi iniziali, quello di Chiara L. M. Occelli che indaga i meccanismi logici del progetto di restauro attraverso lo studio del tropo della metafora e quello di Irene Ruiz Bazán che costruisce uno spaccato dell’insegnamento della disciplina in Spagna. Il confronto tra Italia e Spagna, che è uno degli obiettivi del lavoro, si attua all’interno di uno scenario che ha alla base la costruzione teoretica, critica e pedagogica della disciplina del Restauro e la sua pratica progettuale.
I quattro saggi che seguono, costituiscono l’elaborazione da parte degli autori delle lezioni tenute in occasione del Corso di Eccellenza organizzato da C. L. M. Occelli all’interno delle attività del Dottorato in Beni Architettonici e Paesaggistici del Politecnico di Torino. Giovanni Carbonara incentra il proprio contributo sull’esame dei casi di ricostruzione dei “centri storici minori” dopo gli eventi sismici (2016-2017), analizzandoli attraverso un’ottica pluridisciplinare e raffrontandoli anche con quell’“ambiguità comunicativa” e terminologica sulla quale struttura la propria riflessione Ascensión Hernández Martínez. La storica dell’arte spagnola, infatti, sottolinea come la confusione che connota il discorso sul restauro nasconda il rischio di uno schiacciamento dei valori del patrimonio che vogliamo conservare sul piano della pura merce, utile al perpetuarsi dell’attuale modello di sviluppo economico. Lo scritto di Javier Rivera Blanco prosegue l’analisi, ponendo la propria attenzione specificatamente sulla situazione spagnola e analizzando alcune delle principali posizioni teoriche degli ultimi quarant’anni, nonché le ricadute pratiche delle stesse, attraverso numerosi esempi di interventi sul costruito. Le lezioni si concludono con il contributo di Claudio Varagnoli che propone una ampia e approfondita analisi sull’approccio contemporaneo al restauro e alla conservazione, intrecciando riflessioni, provenienti anche da altri campi disciplinari, sul senso della storia e sulla storiografia, sulla memoria, sulla dilatazione del concetto di patrimonio sino alla sua immaterialità, mettendo in evidenza la “preponderanza dell’approccio pragmatico al di fuori del tradizionale quadro umanistico” che caratterizza gli interventi più recenti.
Il volume termina con una riflessione di Emanuele Romeo circa il ruolo del Dottorato di ricerca nella formazione di terzo livello nel campo del restauro architettonico.
La doppiezza degli sguardi sul progetto di restauro è multipla: italiani e spagnoli, docenti di Storia dell’Arte e di Restauro, per non tacere la questione di genere. Anche questa complessità vuole essere un contributo di questo libro.
Link: https://altralineaedizioni.it/portfolio-item/la-parola-e-la-cosa/
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La città viva di Egle Renata Trincanato. Note e riflessioni dagli archivi
Il volume illustra gli esiti di una ricerca, ancora in corso, sull’apporto di Egle Renata Trincanato (1910-1998) alla disciplina del Restauro.
Lo studio fa parte di una ricerca più ampia svolta in seno alla cattedra di Restauro dell’Università degli Studi di Cagliari, coordinata da Caterina Giannattasio, tesa a integrare lo stato dell’arte con il contributo delle figure femminili che hanno operato nell’ambito dell’intervento sul patrimonio culturale.
Dialoghi di Restauro. Riflessioni e analisi critiche sui progetti di Restauro, a Parma e dintorni
Il volume, doppio e a carattere collettaneo, riporta gli esiti della Rassegna di Restauro “I giovedì del MADLab. DIALOGHI DI RESTAURO”, organizzata a Parma tra Settembre e Dicembre 2021, mirata ad affrontare criticamente, dal punto di vista della teoria del restauro, alcuni cantieri e progetti particolarmente significativi. Lo scopo è presentare tali progetti inserendosi nel dibattito – tuttora presente nel campo disciplinare del Restauro architettonico – tra approccio conservativo e neo-filologico, aprendo la discussione a livello locale ma anche nazionale.
Jean-Philippe Schmit. Alle origini della conservazione dei monumenti nella Francia della prima metà dell’Ottocento | Seconda edizione ampliata
Jean-Philippe Schmit è un personaggio che pare quasi ignorato dalla storiografia italiana sul restauro architettonico e poco considerato anche da quella recente francese. Figura decisamente poliedrica, fu decoratore di ceramiche, litografo del re, alto funzionario ministeriale, cattolico militante, politico, scrittore di racconti e romanzi. Come capo divisione dell’amministrazione dei culti era addetto al controllo degli interventi sugli edifici diocesani, ed in tale ruolo cominciò a studiare le caratteristiche dell’architettura gotica e le problematiche della conservazione dei monumenti.
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