Historical Prisons. Studi e proposte per il riuso del patrimonio carcerario dismesso in Sardegna

Autori:
Giovanni Battista Cocco, Caterina Giannattasio (a cura di)
Rivista:
ArcHistoR (Extra n. 11/2023)
Anno:
2023
ISBN:
978-88-85479-18-0
ISSN:
2384-8898
Numero Extra n. 11/2023 di ArcHistoR dedicato al tema: “Historical Prisons. Studi e proposte per il riuso del patrimonio carcerario dismesso in Sardegna”.
Il volume, frutto di una ricerca decennale finanziata dal 2017 dalla Fondazione di Sardegna, coordinata da Caterina Giannattasio, raccoglie gli esiti di uno studio interdisciplinare incentrato sull’esplorazione del patrimonio detentivo storico in disuso presente in Sardegna. A partire da percorsi di conoscenza di carattere storico-archivistico, cronologico, tipologico e formale, volti al riconoscimento dell’intimo legame tra valori materiali e immateriali, giunge alla definizione di scenari di riuso e valorizzazione in grado di garantire la qualità del progetto, senza tralasciare aspetti socio-economici e psico-fisici.
ArcHistoR è una rivista open access e peer reviewed (double blind), di Storia dell’architettura e Restauro, pubblicata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La rivista ha cadenza semestrale. È una rivista di Classe A (ANVUR) per l’Area 08 – Ingegneria civile ed Architettura, settori C1, D1, E1, E2, F1.
Link: http://pkp.unirc.it/ojs/index.php/archistor/issue/view/64
Ultimi Freschi di stampa
La Conservazione preventiva e programmata: una strategia per il futuro
La Conservazione preventiva e programmata è una strategia di medio-lungo periodo che pone l’integrazione delle attività di conservazione e valorizzazione alla base di un’efficace gestione del bene culturale. È orientata alla prevenzione e alla cura costante del patrimonio culturale ed è un processo articolato di produzione di nuova conoscenza e di stratificazione di informazioni. Il libro, curato da Rossella Moioli, racconta le riflessioni condotte nell’arco di più di venti anni sul tema della conservazione preventiva e programmata.
Scale e risalite nella Storia della Costruzione in età Moderna e Contemporanea
Si segnala l’uscita in formato open access e in formato cartaceo del secondo volume dei Quaderni di Storia della Costruzione, dal titolo “Scale e risalite nella Storia della Costruzione in età Moderna e Contemporanea”, a cura di Valentina Burgassi, Francesco Novelli, Alessandro Spila, Politecnico di Torino, Torino, 2022.
Fondazioni e beni ecclesiastici di interesse culturale. Sfide esperienze, strumenti
I beni ecclesiastici rappresentano la componente più significativa del patrimonio culturale italiano. Un capitale immenso, che però deve fare i conti con la sfida della secolarizzazione e con la complessità istituzionale e organizzativa degli enti ecclesiastici. In mancanza di interventi efficaci, i suoi tesori rischiano soluzioni improprie o, peggio ancora, di cadere in rovina.
altre pubblicazioni
La Conservazione preventiva e programmata: una strategia per il futuro
La Conservazione preventiva e programmata è una strategia di medio-lungo periodo che pone l’integrazione delle attività di conservazione e valorizzazione alla base di un’efficace gestione del bene culturale. È orientata alla prevenzione e alla cura costante del patrimonio culturale ed è un processo articolato di produzione di nuova conoscenza e di stratificazione di informazioni. Il libro, curato da Rossella Moioli, racconta le riflessioni condotte nell’arco di più di venti anni sul tema della conservazione preventiva e programmata.
Scale e risalite nella Storia della Costruzione in età Moderna e Contemporanea
Si segnala l’uscita in formato open access e in formato cartaceo del secondo volume dei Quaderni di Storia della Costruzione, dal titolo “Scale e risalite nella Storia della Costruzione in età Moderna e Contemporanea”, a cura di Valentina Burgassi, Francesco Novelli, Alessandro Spila, Politecnico di Torino, Torino, 2022.
Fondazioni e beni ecclesiastici di interesse culturale. Sfide esperienze, strumenti
I beni ecclesiastici rappresentano la componente più significativa del patrimonio culturale italiano. Un capitale immenso, che però deve fare i conti con la sfida della secolarizzazione e con la complessità istituzionale e organizzativa degli enti ecclesiastici. In mancanza di interventi efficaci, i suoi tesori rischiano soluzioni improprie o, peggio ancora, di cadere in rovina.