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Conoscenza e restauro degli intonaci e delle superfici murarie esterne di Venezia. Campionature, esemplificazioni, indirizzi di intervento

Autore:
F. Doglioni, L. Scappin, A. Squassina, F. Trovò

Editore:
Il Prato, Padova

Anno:
2017

Il volume mira a mettere a fuoco il tema delle superfici di intonaco e in laterizio a vista che, combinandosi tra loro, formano con la pietra le architetture dei fronti.

La prima parte indaga i caratteri degli intonaci e delle murature a vista, portando a nuove acquisizioni e a un quadro di riferimento densamente esemplificato; la seconda parte, dopo aver descritto il quadro normativo attuale e averne indicato le criticità, svolge riflessioni e affermazioni, sulle diverse componenti dell’immagine di Venezia e sul ruolo svolto dagli interventi sulle superfici nel suo permanere/mutare, proponendo criteri e indirizzi ai quali riferire gli interventi sulle superfici.La terza parte rilegge interventi realizzati negli ultimi decenni, non di rado di notevole pregio, analizzandone e comparandone motivazioni, modalità ed esiti. Il quarto e ultimo nucleo infine, riparte dalla conoscenza approfondita attraverso l’analisi chimica e petrografica di campioni significativi e propone un “saper fare” costruito sulla formulazione “inversa” delle malte di risarcimento e sulla realizzazione di campionature speculari agli esemplari antichi riconosciuti.

 

http://narrativa.ilprato.com/libro/conoscenza-e-restauro-intonaci-di-venezia/

 

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Il volume, doppio e a carattere collettaneo, riporta gli esiti della Rassegna di Restauro “I giovedì del MADLab. DIALOGHI DI RESTAURO”, organizzata a Parma tra Settembre e Dicembre 2021, mirata ad affrontare criticamente, dal punto di vista della teoria del restauro, alcuni cantieri e progetti particolarmente significativi. Lo scopo è presentare tali progetti inserendosi nel dibattito – tuttora presente nel campo disciplinare del Restauro architettonico – tra approccio conservativo e neo-filologico, aprendo la discussione a livello locale ma anche nazionale.

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Jean-Philippe Schmit è un personaggio che pare quasi ignorato dalla storiografia italiana sul restauro architettonico e poco considerato anche da quella recente francese. Figura decisamente poliedrica, fu decoratore di ceramiche, litografo del re, alto funzionario ministeriale, cattolico militante, politico, scrittore di racconti e romanzi. Come capo divisione dell’amministrazione dei culti era addetto al controllo degli interventi sugli edifici diocesani, ed in tale ruolo cominciò a studiare le caratteristiche dell’architettura gotica e le problematiche della conservazione dei monumenti.

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